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26/10/2010
La nuova cultura della gestione dei conflitti nella società globalizzata
F.P. Provincia Autonoma di Bolzano
Sabato 13 Novembre ore 9.00
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26/10/2010
Intervista a Davide Berruti
"Telegrammi", numero 348 del 19 ottobre
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26/10/2010
Teaching mediation. EUTOPIA-MT: conflict management through digital worlds
The new book about EUTOPIA-MT project
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08/09/2010
Ora basta !!!
Laboratorio sulla gestione costruttiva
dei conflitti e delle relazioni di R. Tecchio
Roma, a partire da Ottobre 2010
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31/08/2010
Call for students at University of Trieste
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 Amministrative 2009
Notizie dalla delegazione italiana in Kurdistan
   
  Van / Wan, 29/03/2009 (Foto di Franco Casagrande)  
     
 

ELEZIONI DI GIOIA IN KURDISTAN

 
Circa venti milioni di kurdi di Turchia hanno ansiosamente atteso il giorno di domenica 29 marzo, perchè cominciassero a sperare in un concreto cambiamento delle loro difficili condizioni di vita. E queste elezioni amministrative hanno cominciato a soddisfare questo bisogno. Il DTP, il partito democratico filocurdo, ha vinto con una percentuale del 63% in Kurdistan e un buon 8% generale in tutta la Turchia. Sono stati eletti 104 sindaci (17 donne) di cui solo in una città importante come Bingol è stata disattesa l’elezione.
Un gruppo di undici osservatori della società civile italiana ha assistito a queste elezioni nella città lacustre di Van. Due di questi sono stati dirottati nella città montana (2700 mt) di Baskale, rientrante nella municipalità di Van. Tutta ques’area è una delle più critiche della Turchia, causa la costante repressione poliziesca di regime. Già di primo mattino, divisi in due gruppi, siamo a disposizione per recarci ai seggi, accompagnati da interpreti. Si è votato dalle ore ore 7 alle 16. Ogni votante viene fornito di tre schede, una per il sindaco, una per il consiglio comunale ed una per il distretto. Chi non è autosufficiente o analfabeta può essere accompagnato da un parente, e dopo il voto le schede vengono timbrate dallo stesso votante, impresse con il dito ad inchiostro se analfabeta.
Qualche presidente si è rifiutato di farci entrare nei seggi, con qualche tensione provocata dalla polizia; tentando di sequestrare la macchina fotografica di una di noi, un poliziotto ha colpito con un pugno un rappresentente del DTP, intervenuto a nostro favore. All’ingresso dei seggi i poliziotti cercavano di dissuadere i votanti dal votare il DTP. Il partito di governo filoislamico AKP, anche in queste elezioni, ha cercato di aggiudicarsi voti con regalie verso le famiglie più povere, facendo giurare sul Corano questo impegno. Bizzarro il pretesto trovato dai poliziotti nell’ultimo seggio visitato, negandoci l’ingresso allo stesso, sostenendo di aver ricevuto l’ordine da Ankara in seduta stante!
Alla chiusura dei seggi ci rechiamo all’ufficio elettorale del DTP, dove avvertiamo un’atmosfera effervescente ed un po’ preoccupata, per via dei possibili brogli che il regime turco potrebbe attuare. Man mano che arrivano i risultati dalle varie zone, esplode la gioia della numerosissima folla presente. Momenti di tensione e scoramento avvengono quando arriva la notizia del ritrovamento di un certo quantitativo di schede dove non dovevano essere. Alcune donne scoppiano a piangere.
Viene diffusa la voce di recarsi presso il vicino tribunale, dove si raccoglieranno tutte le schede scrutinate con i relativi verbali. Cinque di noi, assieme al nostro fidato amico Sevket, ci avviamo assieme alla fiumana umana la quale ha appena interrotto i primi festeggiamenti, indotti dai confortanti risultati pervenuti. Arrivati davanti al tribunale, gli agenti ci impongono di allontanarci, mentre arrivano a getto continuo i sacchi con le schede. Alcuni rappresentanti del DTP pretendono di entrare, con il tentativo fallito di respingerli da parte della polizia che insiste nel volerci allontanare pretestuosamente; noi resistiamo in modo composto, ma fermo e deciso. Alla fine restiamo vincitori nel nostro presidio a supporto della legalità. Si capisce che questa polizia così violenta (lo sperimentammo sulla nostra pelle lo scorso anno) è come un cane feroce semiaddormentato e con la museruola, disorientata dall’andamento dei dati elettorali!
Torniamo poi, in una fredda e piovosa sera, ma scaldata dall’entusiasmo della folla pazza di gioia, presso la sede del DTP, dove apprendiamo che la difficilissima città di Van ha cambiato sindaco con il 52% dei suffragi!
Ci uniamo ai festeggiamenti, con la coreografia di musica, balli e fuochi d’artificio, inframmezzati dai brevi discorsi degli speakers, annunciando una nuova stagione per questo popolo sofferente ma orgoglioso.
 
Anche noi, cittadini del mondo che amiamo la pace e la giustizia, ci auguriamo che finalmente le istituzioni ed i governi che ignorano il dramma del popolo kurdo possano non più considerarlo alla stregua di un manipolo di terroristi, e che la vittoria di un partito autenticamente democratico e progressista, possa essere decisiva per la fine della guerra interna e per il riconoscimento dei propri diritti, primi fra tutti l’autonomia, la smilitarizzazione del territorio e la cultura e lingua.
 
     
 
La delegazione italiana alle elezioni amministrative turche
 
     
   
   
     
     
     
     
     
     
     

 


 
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